E45, i sindaci scrivono a Di Maio: “Attivazione immediata di un tavolo di gestione della crisi”

Dopo la dichiarazione dello stato di crisi regionale, lettera unitaria di tutti i comuni delle tre regioni interessate dal percorso al Ministro del Lavoro

 

Dopo l’incontro dello scorso 22 gennaio con il Ministro dei Trasporti e la dichiarazione dello stato di crisi da parte delle tre regioni interessate dal percorso,  i comuni dell’Alto Savio, della Valtiberina Toscana e dell’Altotevere Umbro hanno lanciato un  nuovo appello al ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, affinchè l’Esecutivo attivi in tempi rapidi un tavolo di gestione della crisi legata alla chiusura della superstrada E45.

La situazione, divenuta ormai insostenibile per tantissime famiglie ed aziende del centro Italia, richiede infatti il fondamentale supporto del governo centrale anche attraverso l’attivazione di amortizzatori sociali ai lavoratori, aiuti economici alle famiglie coinvolte e supporto alle imprese.

Di seguito il testo integrale della lettera inviata al Ministro Di Maio in data 30 gennaio 2019:

 

“Egr. Sig. Ministro,

facciamo seguito alla precedente missiva del 23 gennaio  scorso a firma del Presidente e Vice-presidente dell’Unione dei Comuni della Valle del Savio, a mezzo della quale si chiedeva un incontro urgente ed un Suo interessamento immediato circa la necessità di garantire da subito ammortizzatori sociali ai lavoratori, aiuti economici alle famiglie coinvolte ed aiuti alle imprese colpite dalle conseguenze della chiusura della E45, a nome dei Sindaci delle Comunità più direttamente interessate nonché in rappresentanza del sistema delle imprese e dei sindacati.

Ad oggi, tuttavia, non abbiamo ricevuto un cenno in merito, mentre la situazione sta generando – per ogni giorno che passa – con conseguenze sempre più gravi per il tessuto socio-economico dei nostri territori e la previsione già delineata è quella di chiusure di aziende, licenziamenti, difficoltà a sostenere i maggiori costi da affrontare da parte di famiglie e lavoratori autonomi se non si adottano misure concrete ed immediate.

La situazione è talmente grave ed ampia che le Regioni dell’Emilia-Romagna, Toscana ed Umbria hanno decretato lo stato di crisi regionale ed hanno avanzato al Governo la dichiarazione di stato di crisi nazionale.

Certo è che il problema è talmente impattante e grave che i territori e le Regioni da soli non riusciranno ad arginare un problema che ha dimensioni e ripercussioni ben più ampie e rilevanti.

Al riguardo, a nome di Sindaci dei Comuni coinvolti dei territori delle tre Regioni, Le chiediamo la convocazione nei prossimi giorni di un incontro per l’attivazione immediata e non ulteriormente rinviabile di un tavolo di gestione della crisi.

In attesa di un Suo diretto interessamento a stretto giro, Le porgiamo i nostri distinti saluti.”

 

Paolo Lucchi – Sindaco del Comune di Cesena

Marco Baccini – Sindaco del Comune di Bagno di Romagna

Enrico Salvi – Sindaco del Comune di Verghereto

Monica Rossi – Sindaco del Comune di Mercato Saraceno

Enrico Cangini – Sindaco del Comune di Sarsina

Quintino Sabattini – Sindaco del Comune di Sogliano al Rubicone

Massimo Bulbi – Sindaco del Comune di Roncofreddo

Guglielmino Cerbara – Sindaco del Comune di Sant’Agata Feltria

Alessandro Polcri – Sindaco del Comune di Anghiari

Alberto Santucci - Sindaco del Comune di Badia Tedalda

Claudio Baroni – Sindaco del Comune di Caprese Michelangelo

Alfredo Romanelli – Sindaco del Comune di Monterchi

Albano Bragagni – Sindaco del Comune di Pieve Santo Stefano

Mauro Cornioli – Sindaco del Comune di Sansepolcro

Marco Renzi - Sindaco del Comune di Sestino

Luciano Bacchetta – Sindaco del Comune di Città di Castello

Paolo Fratini – Sindaco del Comune di San Giustino

Luciana Falaschi – Sindaco del Comune di Citerna

Mirco Rinaldi – Sindaco del Comune di Montone

Mirko Ceci – Sindaco del Comune di Pietralunga

Letizia Michelini – Sindaco del Comune di Monte Santa Maria Tiberina

Gianluca Moscioni – Sindaco del Comune di Lisciano Niccone

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